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Chi Sono i "Merenderos" nel Gergo Escursionistico?

Oggi vi spiego il significato del termine "merenderos", usato spesso nel gergo di chi va in montagna. La parola è presa in prestito dallo spagnolo e, alla lettera, significa "luoghi all'aperto in aree naturali attrezzati e designati per fare merende o pic-nic". In italiano, e più precisamente nel mondo outdoor, il riferimento si è spostato dal luogo alla persona. Fin qui nulla di grave, almeno in apparenza. Per intenderci, in prima istanza potremmo definire "merenderos" coloro che sostano in luoghi all'aperto in aree naturali attrezzati e designati per fare merende o pic-nic. Chi non lo ha mai fatto una volta nella vita? Occhio e croce, quindi, siamo stati tutti merenderos, chi più spesso, chi meno.

Tuttavia, l'uso dei termini, il contesto e il cotesto in cui sono utilizzati ne plasmano il significato. I puristi della montagna (compresi i presunti tali) hanno iniziato a definire merenderos i turisti non abituali della montagna, quelli che vanno in montagna due volte all'anno, se tutto va bene. Poco male, se non fosse che in tal modo si genera una sorta di cortocircuito del significato che sposta il focus verso un'accezione negativa del termine merenderos.

Cerchiamo di fare chiarezza: i merenderos sarebbero tutti i turisti non abituali della montagna che sostano in aree naturali a fare merenda. Dando per buono che tutti i turisti non abituali della montagna facciano pic-nic all'aperto, potremmo dire che tutti quelli che sostano a fare merenda in aree naturali sono persone che vanno in montagna non più di due volte all'anno. Certo che no! Si vedono guide alpine fare merenda all'aperto in ogni dove. Ecco come il significato di merenderos ha assunto una connotazione negativa e generalizzante che è peggiorata nel post-COVID. Il trauma dei luoghi chiusi che favorivano il contagio ha fatto sì che la montagna e gli spazi all'aperto siano entrati nel mirino del turismo di massa proprio nel post-pandemia. E allora via con l'arrembaggio dei turisti nei weekend, festivi e alta stagione.

Non è un mistero che il turismo di massa abbia enormi effetti collaterali sulle destinazioni. La montagna, solitamente frequentata da appassionati e sportivi rispettosi e amanti dell'ambiente e della natura, ha messo ancor più in evidenza le criticità di questa invasione. È fuori da ogni dubbio che l'arrivo delle orde di turisti in ambienti "incontaminati" abbia provocato l'arrivo di gente a cui non interessa scoprire la vera essenza della montagna, fatta di contatto con la natura, silenzio, isolamento, intimità, fatica liberatoria, semplicità, rispetto del territorio e tradizioni millenarie. Gente a cui interessa soltanto immortalare il paesaggio con un selfie, mettere piede su un passo alpino e videochiamare l'amico per renderlo partecipe dell'impresa, salire in quota senza bagnare le ascelle o affaticare i polpacci, arrivare in poco tempo a quel rifugio-ristoro più vicino e facilmente accessibile, ormai trasformato in un ristorante ordinario. Molto spesso si tratta di gente non preparata a ciò che li aspetta in montagna: nella migliore delle ipotesi senza spirito di adattamento, senso del limite o una minima preparazione fisica e mentale. Merenderos, questi sono i merenderos!

Ma se in fondo siamo tutti merenderos (come dimostrato sopra attenendoci al significato originale), non è più facile distinguere i frequentatori della montagna in civili e incivili? Educati e maleducati? Serviva proprio andare a prendere in prestito un termine spagnolo, distorcerne il significato e utilizzarlo in maniera impropria facendo generalizzazioni e discriminazioni? "Parlare straniero" fa sempre figo, eh? Il povero termine "merenderos" così è entrato nel gergo dell'outdoor finendo per assumere un significato così discriminante da essere utilizzato a tutti i livelli.

Mi spiego meglio: "Merenderos", che per quelli che sono andati una volta in montagna, sono quelli che non ci sono mai andati. "Merenderos", che per quelli che vanno spesso in montagna, sono quelli che ci vanno solo qualche domenica all'anno. "Merenderos", che per gli alpinisti sono quelli che in montagna ci vanno ma che non sono preparati come loro. "Merenderos", che per i grandi alpinisti sono gli alpinisti che non riescono a fare quello che fanno loro. "Merenderos", che per Reinhold Messner e altri pochi eletti sono tutti quelli che non hanno fatto tutti e quattordici gli ottomila.

Per fortuna, però, l'uso e l'abuso del termine nella sua (nuova) accezione negativa ha fatto sì che proprio questa connotazione negativa scemasse finendo per assumere un senso ironico e scherzoso. Siamo tutti merenderos, chi più chi meno. Ci sono merenderos educati e merenderos maleducati, civili e incivili, e ci si aspetta che proprio gli educati e civili utilizzino in maniera educata e civile il termine merenderos, contribuendo a limarne l'impropria e inutile accezione negativa che trova il suo significante in "incivili e maleducati". Solo in questo modo potremmo dire di aver arricchito la lingua italiana con un termine preso in prestito dallo spagnolo a cui si è dato un significato nuovo, giocoso e ironico.

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